Tutti i flop azzurri nella storia delle qualificazioni: quando i sogni si sono infranti prima di partire
Quando il sogno si infrange prima di partire: un viaggio attraverso le più amare disfatte del calcio italiano nelle qualificazioni ai Mondiali.
- Mondiale 1974: Un fallimento inaspettato
- Mondiale 2018: La notte di San Siro che ha fermato un paese
- Mondiale 2022: Un déjà vu doloroso
Mondiale 1974: Un fallimento inaspettato
L’Italia, una delle nazioni più storicamente significative nel panorama calcistico mondiale, ha avuto i suoi momenti di gloria ma anche di profonda delusione. Il 1974 rappresenta uno di questi episodi amari. Nonostante una squadra talentuosa, gli Azzurri non riuscirono a superare un gruppo che, sulla carta, sembrava abbordabile.
Ma cosa è andato storto per una squadra cosi talentuosa?
La risposta giace in una combinazione di sovraccarico di aspettative, gestione discutibile e, forse, una certa dose di sfortuna. La partita decisiva contro la Polonia si concluse con un 2-1 a favore degli avversari, un risultato che lasciò l’Italia a casa, a riflettere su cosa avrebbe potuto essere.
Mondiale 2018: La notte di San Siro che ha fermato un paese
Il 13 novembre 2017 è una data che rimarrà infame nella storia del calcio italiano. L’Italia, quattro volte campione del mondo, si trovava di fronte alla Svezia nel playoff di ritorno per la qualificazione al Mondiale 2018. Dopo aver perso 1-0 in trasferta, tutto si giocava al San Siro di Milano, una fortezza che quella notte si trasformò in teatro di una tragedia sportiva.
Il fischio finale ha segnato l’inizio di un lungo inverno per il calcio italiano?
Nonostante gli sforzi, il risultato di 0-0 eliminò l’Italia, un evento che non accadeva da 60 anni. La partita fu un mix di tensione, occasioni mancate e una disperazione crescente che si poteva quasi toccare. Gli eroi del passato guardavano impotenti, mentre una nazione intera affrontava l’inconcepibile realtà di un Mondiale senza l’Italia.
Mondiale 2022: Un déjà vu doloroso
La ferita del 2018 non era ancora guarita che il 2022 ha aggiunto sale su quella cicatrice. L’Italia, fresca della vittoria dell’Europeo 2020, sembrava destinata a riscattarsi sul palcoscenico mondiale. Tuttavia, la realtà fu amaramente diversa.
La storia si ripete, ma perché?
Una sconfitta inaspettata contro la Macedonia del Nord in semifinale dei playoff di qualificazione mandò in frantumi il sogno mondiale. Un gol nel finale di partita segnò non solo il risultato di 1-0, ma anche l’epilogo di un’altra campagna di qualificazione fallita. L’eco del disappunto si fece sentire in tutto il paese, con tifosi e critici che chiedevano conti e riflessioni profonde sul futuro del calcio italiano.
Il retaggio di questi fallimenti
Questi momenti non sono solo sconfitte; sono lezioni, dure ma preziose. Ogni fallimento ha portato con sé una riflessione, un cambiamento, una speranza di fare meglio. Il calcio, come la vita, non è fatto solo di vittorie. Le sconfitte, dolorose quanto possano essere, sono parte del gioco e spesso il preludio a future glorie.
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Le qualificazioni mancate sono cicatrici nel cuore degli appassionati, ma anche promemoria che nel calcio, come nella vita, nulla è scontato. L’Italia si è sempre rialzata, pronta a lottare un’altra volta, con la passione e il cuore che solo gli Azzurri sanno mettere in campo.